Si può davvero ritenere, come sembra affermare la Genesi, che Dio abbia comandato all’essere umano di restare nel suo stato di ingenuità, donandogli la conoscenza del bene e del male solo come conseguenza della sua trasgressione?
Si può davvero ritenere, come sembra affermare la Genesi, che Dio abbia comandato all’essere umano di restare nel suo stato di ingenuità, donandogli la conoscenza del bene e del male solo come conseguenza della sua trasgressione?
Inauguriamo oggi il nostro nuovo podcast “Percorsi della Torah”. In ogni episodio parleremo di un tema specifico tratto dalla Torah e seguiremo la sua evoluzione all’interno della Bibbia ebraica
La visione della Merkavah, descritta all’inizio del libro di Ezechiele, è divenuta nei secoli una fonte essenziale per il misticismo ebraico e per il sapere esoterico della Kaballah. Al di fuori di ogni interpretazione mistica, ci proponiamo di concentrarci sul senso letterale del brano e di chiarire almeno uno dei suoi molteplici significati.
L’universo ideale e ordinato descritto nel racconto della Creazione ha una vita piuttosto breve: nel giro di pochissimi capitoli tutto decade, e l’ombra del peccato si allarga sempre di più fra le pagine della Bibbia. Per comprendere come quest’ombra oscura si manifesti nella Torah, è utile leggere il famoso racconto di Caino e Abele considerando le molte somiglianze che collegano questo brano a quello che lo precede.
La descrizione del Tabernacolo (Mishkan), della sua costruzione, dei suoi arredi e dei riti che in esso si svolgevano, occupa nella Torah uno spazio davvero
La vicenda di Adamo ed Eva è considerata una storia notissima, come le favole che tutti abbiamo ascoltato fin da piccoli e che ci appaiono perciò banali e persino irrilevanti. Ma cosa sappiamo veramente di questo racconto? Molti sarebbero sorpresi nel constatare che il testo della Genesi non parla affatto di una mela, del diavolo, del “peccato originale” e neppure della corruzione della natura umana.