È sufficiente una rilettura del testo biblico per rendersi conto che Abramo non viene mai presentato nel suo ruolo di grande profeta che porta al mondo la fede in un unico Dio. Che cosa fece allora questo personaggio così illustre?
È sufficiente una rilettura del testo biblico per rendersi conto che Abramo non viene mai presentato nel suo ruolo di grande profeta che porta al mondo la fede in un unico Dio. Che cosa fece allora questo personaggio così illustre?
Nella società occidentale ispirata ai valori della laicità dello Stato e della libertà di culto, a chi legge la Bibbia può risultare difficile comprendere la severità e l’intransigenza con cui il Dio d’Israele esige esclusività e condanna i culti delle nazioni straniere.
Colui che porta la parola divina è descritto nella Torah con l’espressione “angelo del Signore”. Attraverso un excursus tratto dal Commentario di Nahum Sarna, scopriamo chi o cosa sono le figure angeliche nella Bibbia ebraica.
I taninim ghedolim, termine tradotto con «grandi mostri marini», «grandi rettili» o «grandi animali marini», sono l’unica specie di animali a cui il racconto biblico della Creazione dedica un riferimento esplicito. Un confronto tra la Genesi e i miti cananei e mesopotamici può rivelarci qualcosa di davvero essenziale per la comprensione del racconto biblico.
È proibito rendere culto a qualsiasi divinità diversa dall’Unico Dio. Questo divieto comprende l’adorazione degli idoli e di qualunque immagine, creatura, elemento naturale, persona, oggetto