In questo articolo proponiamo un commento dettagliato al Salmo 110, concentrandoci sia sul suo senso contestuale che sulle riletture messianiche introdotte dalla fede cristiana.
In questo articolo proponiamo un commento dettagliato al Salmo 110, concentrandoci sia sul suo senso contestuale che sulle riletture messianiche introdotte dalla fede cristiana.
Sul nostro sito ci siamo occupati di tutti i principali brani biblici interpretati dal Cristianesimo come predizioni messianiche, analizzandoli in maniera il più possibile obiettiva per ricostruirne il senso primario e contestuale.
Una delle profezie più conosciute del libro di Zaccaria è quella che riguarda un evento futuro che capovolgerà per il meglio le sorti di Israele, permettendo al popolo di ricevere grazia e purificazione da parte di Dio.
Fin dai primi secoli della sua storia, la Chiesa ha sempre chiamato in causa la distruzione del Tempio di Gerusalemme come una prova del fatto che il popolo della “vecchia alleanza” fosse stato sostituito nei piani di Dio da un nuovo popolo.
Isaia 7:14 è uno degli esempi più strabilianti di come un passo biblico tutto sommato lineare, non oscuro, senza nulla di controverso, possa trasformarsi in una fonte inesauribile di dibattiti, polemiche religiose e fraintendimenti.
Tempo fa ci è giunta la seguente domanda da parte di un utente anonimo: Nel Salmo 22:16-19 Davide dice: “Mi hanno forato le mani ed i