Per quale motivo Isacco aveva una sola benedizione da impartire ai suoi figli? Non poteva forse benedirli entrambi con parole ugualmente positive, invocando una sorte favorevole sia per Esaù che per Giacobbe?
Per quale motivo Isacco aveva una sola benedizione da impartire ai suoi figli? Non poteva forse benedirli entrambi con parole ugualmente positive, invocando una sorte favorevole sia per Esaù che per Giacobbe?
In questo articolo proseguiamo la nostra analisi del racconto della lotta di Giacobbe con il suo anonimo avversario, chiedendoci anche quale sia lo scopo di questa breve parentesi nella vita del patriarca.
Chi è il misterioso avversario comparso dal nulla che affronta il patriarca Giacobbe? L’identità di questo personaggio non è l’unico enigma di uno dei brani più oscuri della Genesi e dell’intera Bibbia.
Un viaggiatore incontra la sua futura sposa presso un pozzo, in terra straniera; una bella donna viene rapita da un sovrano lussurioso; una moglie sterile riceve da Dio la benedizione di una gravidanza: questi sono solo gli esempi più famosi di ciò che il grande critico letterario Robert Alter ha definito “scene-tipo” della Bibbia.
Il brano di questa settimana, con la vicenda di Dinah e dei suoi fratelli, porta tra le pagine della Genesi una drammatica esplosione di sangue
Sulla strada verso la città di Charàn, dove Yaakòv (Giacobbe) si stava recando per fuggire dal suo furioso fratello Esàv, il futuro patriarca del popolo