Percorsi della Torah – Lo straniero (audio)

In molte occasioni, la Torah comanda al popolo d’Israele di amare lo “straniero” (in ebraico gher) e di non opprimerlo. Ma chi è veramente questo straniero? Si tratta di qualsiasi persona proveniente da un altro paese, oppure di qualcuno che ha adottato la fede di Israele?

In questo nuovo appuntamento con il nostro podcast “Percorsi della Torah” proveremo a risalire alla definizione biblica di gher e agli obblighi morali e religiosi che la Scrittura impone al forestiero che risiede nella terra santa.

6 commenti

  1. Ringrazio sguardo a Sion per l’audio riguardante gli stranieri. La mia domanda è lecito per i non ebrei quindi stranieri pregare l’unico Dio il Dio di Israele? Osservare le Sue feste bibliche. Le preghiere verranno accettate? Grazie

    1. Grazie a te. Per quanto riguarda la tua domanda, la Bibbia contiene molti riferimenti ai non ebrei che adorano il Dio di Israele. Nei Salmi, ad esempio, in molti casi tutti i popoli sono invitati a unirsi a Israele nel culto di Dio. Vedi in particolare i Salmi 67 e 100.

  2. Lezione audio molto interessante. Le due traduzioni più antiche del Pentateuco, e cioè la Settanta (greco) ed il Targum Onkelos (aramaico) ,dimostrano che già allora esisteva una precisa ermeneutica del significato della parola “gher” a seconda del contesto. In particolare, il Targum Onkelos appare usare traduzioni diversificate.

    Ad esempio:
    Deuteronomio 10:19
    “Amate dunque il gher, poiché anche voi foste gherim nel paese d’Egitto”

    è reso da Onkelos con
    “Amate dunque il convertito (“gyora”,quindi il gher tzedek), poiché anche voi foste abitanti (“dayarin”) nel paese d’Egitto”

    Invece, Deuteronomio 14:21

    ” Non mangerete alcuna bestia morta di morte naturale; la puoi dare al gher che è entro le tue porte perché la mangi o la puoi vendere a un nokri”…

    è reso da Onkelos con

    ” Non mangerete alcuna bestia morta di morte naturale; la puoi dare al residente incirconciso (“totav arel”,quindi un gher toshav) che è entro le tue porte perché la mangi, o la puoi vendere a un figlio delle Nazioni (“bar ammemin”,quindi uno straniero non residente, un pagano )

      1. Grazie a te! Esattamente, la Halakhah governa la fattispecie in sostanziale conformità al Targum. Aggiungo una osservazione che ritengo interessante : in Mishneh Torah – Hilchot Melachim 10:12,Rambam (Maimonide) interpreta così Deuteronomio 14:21

        “A me pare che, per quanto riguarda il rispetto e l’onore, ed anche per quanto concerne la carità, uno gher toshav debba essere trattato come un ebreo, poiché ecco, ci è comandato di sostenerli, come afferma (Deuteronomio 14:21…..)”.

        Maimonide pertanto estende i comandamenti per un ebreo di amare un altro ebreo nativo ed un gher tzedek anche nei confronti di un gher toshav.

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