Sulla pagina Facebook di Sguardo a Sion, in riferimento a un nostro commento sul brano dei Dieci Comandamenti, un utente ha affermato che la comune traduzione “Non uccidere” (da noi adottata) non rifletta il significato reale del sesto comandamento, e ha esposto la sua argomentazione in questi termini:
[…] Il sesto comandamento non dice “non assassinare”? infatti a me sembra che HaScem comandi molte volte di uccidere e Lui stesso, partendo da Noah e passando per Sodoma o l’Egitto per poi proseguire, uccide gli empi. […] Impossibile poi non pensare all’episodio in cui re David, disperato per il rapimento della famiglia, ode le parole di HaScem che gli ordina di smetterla di piangere e di rincorrere i rapitori e di riprendersi mogli e figli. O che dire dei Giudici d’Israele, uomini e donne a cui l’Eterno conferì lo Spirito in modo eccezionale per uccidere i nemici d’Israele? continuare a tradurre malamente il comandamento per mostrar un dio più in linea con il pensiero occidentale (e possiamo azzardare “più cristiano”) da alito alla bocca di bugiardi che trovano “contrapposizioni” nella Scrittura. […] (potete leggere l’intero commento tramite questo link).
Cosa possiamo dire dunque a questo proposito? La traduzione “Non uccidere” andrebbe davvero emendata per diventare “Non assassinare”? Continua a leggere