Il mistero del serpente di rame

La repulsione biblica verso ogni rappresentazione idolatrica di “tutto ciò che è lassù nel cielo e di tutto ciò che è quaggiù sulla terra” (Esodo 20:4) rischia di perdere il suo vigore a causa di un racconto in cui Dio stesso comanda a Moshè di scolpire l’immagine di una creatura e di innalzarla, proprio come un totem, affinché tutto il popolo possa vederla.

Korach: tutti sono santi

Se tutto il popolo d’Israele è un “regno di sacerdoti e una nazione santa” (Esodo 19:6), perché mai dovrebbe esistere al suo interno una classe sacerdotale detentrice della santità? Korach si presenta quindi come un rivoluzionario pronto a battersi per l’uguaglianza e la parità dei diritti nell’ambito religioso, avanzando una rivendicazione che rischia di attirare le simpatie di molti lettori moderni. Vediamo dunque di approfondire la questione e di comprendere il punto di vista della Torah su questo argomento.

Pinchas: eroe o fanatico religioso?

La vicenda di Pinchas (Numeri 25), nel suo sviluppo finale, assume un carattere alquanto scabroso: pur avendo compiuto un atto sanguinario e avendo scavalcato ogni autorità e gerarchia all’interno del popolo, l’impavido Pinchas riceve l’approvazione divina e ottiene addirittura “il patto di un sacerdozio perpetuo”. Com’è possibile che una simile azione sia non solo giustificata, ma anche esaltata?

I diritti delle minoranze nella Torah

Uno degli aspetti più significativi della Torah è l’enfasi che essa pone sull’amore e sulla protezione rivolti al gher, lo straniero.
L’importanza attribuita al trattamento degli stranieri da parte degli Israeliti è immensa. Essa deriva da ciò che gli Israeliti stessi dovevano aver appreso dalla loro esperienza di esilio e sofferenza in Egitto.

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