Dopo tre mesi di peregrinazioni nel deserto, il popolo ebraico giunge ai piedi del Monte Sinai, dove sta per avvenire la Rivelazione dei Comandamenti.
Dopo tre mesi di peregrinazioni nel deserto, il popolo ebraico giunge ai piedi del Monte Sinai, dove sta per avvenire la Rivelazione dei Comandamenti.
Il protagonista del capitolo 18 del Libro dell’Esodo è Yitrò, suocero di Moshè e sacerdote di Midian, che gioisce per la redenzione del popolo ebraico.
Il Sinai è il luogo in cui avvengono due rivelazioni: quella “individuale” riservata solo a Mosè e quella “collettiva” a cui partecipa tutto il popolo. Questa corrispondenza ci mostra un aspetto spesso ignorato della storia dell’Esodo.
Le “Dieci Parole” (Asseret HaDevarìm) sono i fondamenti morali e religiosi della Torah, il fulcro basilare della Rivelazione sul Sinai e dell’etica biblica. Il Libro dell’Esodo ci narra che esse furono incise su due tavole di pietra. Ciascuna tavola conteneva cinque “Comandamenti”: sulla prima erano incisi i precetti che riguardano la relazione tra l’uomo e Dio, mentre sulla seconda si trovavano quelli relativi ai rapporti tra l’uomo e i suoi simili.
E Yitrò, sacerdote di Midiàn, suocero di Moshè, ascoltò tutto ciò che Dio aveva fatto per Moshè e per Israele suo popolo. […]E Yitrò si
Domanda: È vero che i Dieci Comandamenti non riguardano i non-Ebrei? L’obbligo di rispettare i genitori, o la proibizione dell’adulterio, non dovrebbero forse essere rispettati da