Il capitolo 117 del libro dei Salmi spicca in tutta la Bibbia ebraica per la sua brevità. Eppure, anche in pochissime parole è possibile racchiudere una grande ricchezza di significati.

Il capitolo 117 del libro dei Salmi spicca in tutta la Bibbia ebraica per la sua brevità. Eppure, anche in pochissime parole è possibile racchiudere una grande ricchezza di significati.
La profezia di consolazione espressa in Isaia 9:1-6, che il pensiero cristiano ha interpretato come una predizione della nascita di Gesù di Nazareth, conserva però un suo significato originario e autentico che è legato a un avvenimento storico ben diverso.
Quando si parla di “buona novella” e di “salvezza”, in genere si pensa immediatamente al messaggio di redenzione spirituale del Cristianesimo. Ci si può allora chiedere: esiste forse anche una “buona novella” contenuta nella Bibbia ebraica?