Oltre a Ezechiele, vi sono almeno altri due profeti della Bibbia ebraica che, nei rispettivi libri, predicono una terribile guerra che segnerà l’inizio dell’era messianica: si tratta di Gioele (capitoli 3-4) e di Zaccaria (capitoli 12 e 14).
Oltre a Ezechiele, vi sono almeno altri due profeti della Bibbia ebraica che, nei rispettivi libri, predicono una terribile guerra che segnerà l’inizio dell’era messianica: si tratta di Gioele (capitoli 3-4) e di Zaccaria (capitoli 12 e 14).
Nella Bibbia esistono molti brani che da sempre alimentano le riflessioni sui “tempi della fine”. In alcuni libri dei Profeti, si parla di una terribile guerra spesso interpretata come il trionfo definitivo di Dio e l’avvento della Redenzione.
Una delle profezie più conosciute del libro di Zaccaria è quella che riguarda un evento futuro che capovolgerà per il meglio le sorti di Israele, permettendo al popolo di ricevere grazia e purificazione da parte di Dio.
Tra tutti i libri dei Profeti, quello di Giona sembra rappresentare un caso unico: qui troviamo infatti un profeta d’Israele a cui è affidata la missione di predicare non al popolo ebraico, ma a una nazione straniera.
Isaia 7:14 è uno degli esempi più strabilianti di come un passo biblico tutto sommato lineare, non oscuro, senza nulla di controverso, possa trasformarsi in una fonte inesauribile di dibattiti, polemiche religiose e fraintendimenti.
Da dove nasce l’idea secondo cui il Messia entrerà a Gerusalemme in sella a un asino? E che significato ha? La scena è in realtà solo uno dei tanti elementi di un brano profetico contenuto nel capitolo 9 del libro di Zaccaria che ci apprestiamo ora a esaminare.