Chi è l’autore del Libro del Deuteronomio? E più in generale, quando e da chi è stata composta la raccolta di testi che oggi chiamiamo Torah o “Pentateuco”? Affronteremo la questione mettendo alla prova le più accreditate teorie accademiche.

Chi è l’autore del Libro del Deuteronomio? E più in generale, quando e da chi è stata composta la raccolta di testi che oggi chiamiamo Torah o “Pentateuco”? Affronteremo la questione mettendo alla prova le più accreditate teorie accademiche.
Vogliamo parlare oggi di uno dei libri più misteriosi della Bibbia, un’opera che ha esercitato un’enorme influenza tra gli Ebrei all’epoca del Secondo Tempio, che ha affascinato artisti come Rembrandt e pensatori come Isaac Newton, diventando oggetto di innumerevoli interpretazioni.
“E gli Zifei vennero da Shaul a Ghivah e gli dissero: «Non è forse David nascosto sulla collina di Chakilah ai margini del deserto?». E Shaul si levò e scese verso il deserto di Zif, avendo con sé tremila uomini scelti d’Israele, per cercare David nel deserto di Zif” (1 Samuele 26:1-2).
Dopo aver parlato dell’importanza delle “parole guida” nella comprensione dei racconti biblici, proseguiamo il nostro discorso sui principali metodi per interpretare la Bibbia e affrontiamo questa volta il tema delle strutture narrative.
Il libro di Ester (Megillàt Estèr) racconta una storia che è stata spesso definita, come scrive Rav Roberto della Rocca, “un concatenarsi di eventi del tutto casuali”. Ma dietro il caos apparente della trama romanzesca, si nasconde un disegno armonioso.
Qual è il vero significato della storia della Torre di Babele? Si tratta di un mito primitivo nato per spiegare l’origine delle nazioni e delle differenze linguistiche, come molti ritengono, o c’è qualcosa di più profondo?