Ever Min HaChai (Crudeltà verso gli animali)

ever min hachai

È consentito mangiare carne, a condizione che non ci si cibi di parti di un animale ancora in vita, o di un animale che è stato smembrato brutalmente. È inoltre proibito cibarsi del sangue e agire in modo crudele con gli animali.

Il tipo di alimentazione inizialmente prescritto all’umanità era, secondo la Torah, il vegetarianismo. Accanto alla concessione successiva di mangiare carne, appare tuttavia anche l’obbligo di rispettare dei principi etici basilari nel rapporto con gli animali.
Il Sefer haChinùkh spiega che lo scopo della proibizione di Ever Min Ha Chai (“organo di un animale vivo”) è quello di insegnare all’uomo la compassione verso le altre creature.
Il significato principale del precetto sembra però legato soprattutto al rispetto per la sacralità della vita. Smembrare un animale (o un essere umano) e bere il suo sangue sono infatti azioni che in una mentalità pagana primitiva possono essere associate al tentativo di impossessarsi dello spirito vitale della creatura uccisa. Oltre a condannare queste antiche pratiche selvagge, la proibizione di Ever Min HaChai può farci riflettere anche sugli atteggiamenti che l’uomo deve tenere in relazione al problema del maltrattamento degli animali.

Questo precetto basilare costituisce l’unica norma dietetica che la Torah impone all’intera umanità. Adottare almeno in parte le numerose regole alimentari ebraiche può tuttavia essere la maniera giusta per aumentare il grado di consapevolezza nel rapporto con il proprio cibo.

Origine biblica del precetto

La proibizione è chiaramente espressa in Genesi 9:4:
«Non mangerete la carne con la sua vita, con il suo sangue».

In aggiunta, la Torah comanda agli Israeliti di non cibarsi della carne di un animale non macellato secondo il rito prescritto, ma di donarla al residente straniero (non-ebreo), o di venderla ad altri popoli (vedi Deuteronomio 14:21). Al contrario, la carne di un animale «sbranato nei campi» è proibita a chiunque, e deve essere lasciata ai cani (vedi Esodo 22:31).

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