Come tutte le grandi storie che da millenni appassionano l’umanità, anche l’Esodo porta con sé molti falsi miti, idee errate e nozioni fuorvianti che nel corso del tempo gli sono stati associati a causa di interpretazioni scorrette o imprecise del testo della Torah.
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Le mani di Mosè e la guerra contro Amalek
E Moshè costruì un altare e lo chiamò «HaShem è la mia bandiera». E disse: «Poiché una mano è sul trono di Yah: [ci sarà]
Amori nati al pozzo: le “scene-tipo” della Bibbia
Un viaggiatore incontra la sua futura sposa presso un pozzo, in terra straniera; una bella donna viene rapita da un sovrano lussurioso; una moglie sterile riceve da Dio la benedizione di una gravidanza: questi sono solo gli esempi più famosi di ciò che il grande critico letterario Robert Alter ha definito “scene-tipo” della Bibbia.
Le origini di Mosè
Come tutte le storie bibliche più famose, raccontate ai bambini nella forma di fiabe e divenute oggetto di suggestive rappresentazioni cinematografiche, anche la vicenda della nascita di Moshè (e della sua adozione da parte della figlia del Faraone) si rivela in realtà molto più complessa e ricca di significati di quanto spesso si pensi.
Quando Dio cercò di uccidere Mosè
Tutti conoscono Mosè come colui che ricevette la rivelazione di Dio presso il roveto ardente e che divenne il liberatore degli Israeliti schiavi in Egitto, ma non molti ricordano lo strano episodio in cui “il Signore lo incontrò e cercò di ucciderlo” (Esodo 4:24). L’episodio più misterioso della Torah, come vedremo, potrebbe nascondere significati affascinanti legati alle vicende successive dell’Esodo.
Conoscere il Nome di Dio
Cosa significa, secondo il linguaggio biblico, “conoscere il Nome di Dio”? Il Tetragramma sacro era già noto agli antichi patriarchi, oppure esso fu rivelato per la prima volta a Mosè?