La festa di Sukkot, che per il suo significato principale sembra essere legata unicamente al popolo ebraico e alla sua storia, assume nella Bibbia e nella tradizione rabbinica anche un sorprendente valore universale che coinvolge l’umanità intera.

La festa di Sukkot, che per il suo significato principale sembra essere legata unicamente al popolo ebraico e alla sua storia, assume nella Bibbia e nella tradizione rabbinica anche un sorprendente valore universale che coinvolge l’umanità intera.
Il capitolo 107 del Libro dei Salmi (Tehillim), è stato scelto da Rav Herzog e Rav Uziel come Salmo da recitare in occasione della festività di Yom Ha-atzmaut, il giorno dell’indipendenza dello Stato di Israele.
La fondazione del moderno Stato ebraico, avvenuta nel 1948, rappresenta per molti l’adempimento dell’antica speranza di ritornare ad essere un popolo libero nella terra da cui gli Ebrei furono esiliati circa duemila anni fa.
Tra tutti i libri odiati e criticati nella storia dell’Europa, quello che è stato più volte censurato e bruciato è sicuramente il Talmud. Ancora oggi questo