All’interno della Bibbia ebraica (Tanakh) esistono numerosi brani che la fede cristiana intende tradizionalmente come profezie adempiute duemila anni fa da Gesù il Nazareno.
Sul numero esatto di tali testi esistono opinioni differenti, ma alcuni predicatori cristiani parlano di oltre trecento predizioni contenute nel cosiddetto “Antico Testamento”, che si sarebbero avverate nel corso della vita di Gesù e dei suoi apostoli. Spesso si tratta di versetti singoli, ma anche, in altri casi, di interi capitoli.
Molte di queste presunte profezie sono già citate nel Nuovo Testamento, in particolare nei Vangeli, apparentemente come prove a sostegno dell’identificazione del Nazareno con il Messia atteso dagli Ebrei. Questi ultimi, dal canto loro, ritengono che nessuna profezia messianica sia stata in realtà adempiuta da Gesù.
Nel corso degli anni, sul nostro sito ci siamo occupati di tutti i principali brani biblici interpretati dal Cristianesimo come predizioni messianiche, analizzandoli in maniera il più possibile obiettiva per ricostruirne il senso primario e contestuale, cioè il significato originario di questi testi a prescindere dalla loro rielaborazione in chiave cristiana.
Abbiamo quindi pensato di raccogliere qui tutti i nostri articoli e le lezioni audio legati all’argomento, in modo da fornire una sorta di indice di pratica consultazione per chi desidera approcciarsi allo studio di questi testi tanto dibattuti.
Se avete in mente altri brani che non abbiamo ancora analizzato, o volete proporre approfondimenti sul tema, potete scrivere un commento qui, oppure contattarci tramite questa pagina.
Sguardo a Sion 
Includerei l’eclissi solare profetizzata da Amos:
“In quel giorno – oracolo del Signore Dio – farò tramontare il sole a mezzodì
e oscurerò la terra in pieno giorno!” (Amos 8:9, CEI)
Per gli evangelisti (Luca 23:44, Matteo 27:45, Marco 15:33) questa eclissi avrebbe avvolto nelle tenebre tutta la terra per tre ore durante l’agonia del Cristo sulla croce. Cito Luca:
“Era verso mezzogiorno, quando il sole si eclissò e si fece buio su tutta la terra fino alle tre del pomeriggio.” (Luca 23:44, CEI)
Questa eclissi ci sarebbe stata nei giorni della pasqua ebraica, la quale si celebra, se non erro, nel periodo del plenilunio, ossia quando è impossibile che avvenga un’eclissi di sole essendo la luna in opposizione. Per di più le eclissi non durano che pochi minuti, mai per ore, e sono locali, non su tutta la terra.
Chiaramente non si trattò di un fenomeno naturale ma di un prodigio a opera di Dio ma… come mai di un evento talmente inusitato e terrorizzante a cui assistette il mondo intero ne parlano soltanto i Vangeli mentre la storia tace?
Bisognerebbe controllare se la parola “terra” in greco possa riferirsi anche a un paese oltre che all’intero pianeta (in ebraico è così).
In effetti diverse versioni della Bibbia traducono “paese” anziché ”terra”.
Ma Gerusalemme era occupata dai romani, faceva parte dell’impero romano, ed era un importante snodo commerciale e culturale del Medio Oriente. Un’eclissi impossibile che per di più oscura il paese per tre ore non avrebbe lasciato inerti i funzionari romani né i loro cronisti, e neppure i molti eruditi mesopotamici e greci di passaggio a Gerusalemme.
Tutti ne avrebbero parlato, scritto, discusso. Non dimentichiamo che gli astrologi dei quel tempo trascorrevano la loro esistenza a scrutare il cielo e a cercare di predirne gli eventi connessi, specialmente le eclissi. Ma di questa supereclissi che viola le leggi fisiche ne parlano solo gli evangelisti.
Se è per questo nessuno ha parlato della cortina del Tempio divisa in due, né dei santi resuscitati di cui parla Matteo nello stesso brano. Queste narrazioni non sono credibili storicamente, ma sinceramente questo non lo considero un grande problema dal momento che i Vangeli, in linea con gli usi letterari del tempo, non hanno tanto un intento storico ma di predicazione, e il messaggio che qui si vuole dare è la portata cosmica della morte del Messia. Forse il problema sorge solo con Luca che nel suo prologo afferma di aver raccolto con precisione i dati storici sulla vita di Gesù.
Caro redattore, non so se stai leggendo il mio libro al riguardo. Sono 800 pagine che qui non posso riportare.
Riguardo la messianicità di Gesù, come sai, il cristianesimo si fonda sul sacerdozio di Cristo, ( vedi la lettera agli ebrei). Le scritture ognuno le può interpretare a modo suo, ma sta di fatto che il sommo sacerdote si stracciò le vesti con le sue stessi mani di fronte a lui. Ed al vecchio sacerdozio è subentrato il nuovo sacerdozio. Tutto qui, perché tutta la Bibbia si basa sul sacerdozio, tranne l’ebraismo talmudico, essendo solo pensiero umano.
Anonimo,
Come già ricordato altrove, la Bibbia ebraica non parla di alcun “nuovo sacerdozio” che soppianta o supera il precedente. Il sacerdozio d’Israele nell’era del Messia è ancora quello della tribù di Levi, come scritto esplicitamente negli ultimi capitoli di Ezechiele.
Su questa pagina abbiamo riportato una lista delle presunte profezie messianiche, abbinate alle nostre spiegazioni prodotte nel corso degli anni. Ti chiedo perciò di commentare solo se hai osservazioni strettamente pertinenti.